giovedì 10 novembre 2011

Tasse, quando i ricchi non piangono

Giovedì, 10 novembre 2011 - 13:50:41

Di Giovanni Esposito
Crisi del debito pubblico e meno tasse ai ricchi. Nel 1994 il vostro attuale Presidente del Consiglio annunciava "Noi vogliamo un'Italia con meno tasse e meno burocrazia... la gente è stanca della vessazione fiscale!". Appare inutile ricordare qual è stato l'epilogo: la pressione fiscale ha raggiunto livelli record (secondo le stesse stime del Tesoro siamo al 43% del Pil). Anche se, a dire il vero, qualcuno ha finito con il pagare meno tasse: difatti il nostro sistema fiscale è stato teatro di norme che, dietro proclami di semplificazione e razionalizzazione, nei fatti hanno permesso ad alcuni (spesso percettori di rendite) di pagare meno imposte.
Sono i cosiddetti regimi ad imposta sostitutiva, oppure leggi speciali che, in violazione dell'art. 3 e 53 della Costituzione, stabiliscono che i più abbienti possano pagare meno tasse.

Non appare chiaro quale fosse la reale volontà del legislatore, ma questi regimi convengono solo in presenza di altri redditi e lo sono tanto di più al crescere del reddito complessivo. Da alcune elaborazioni effettuate (vedi sotto) emerge che un artigiano, con un reddito di euro 20 mila, sopporta un peso fiscale del 25% che a 90 mila euro arriva, marginalmente, al 50%. Se, invece, si percepiscono due tipi  di reddito, in molti casi non si cumulano.

Quindi un imprenditore, che percepisce, anche, canoni di locazione da fabbricati ad uso abitativo, su questi paga circa il 20% senza limite di reddito. Allo stresso modo per un dirigente d'azienda che esercita anche la libera professione, i redditi possono, ad alcune inspiegabili condizioni, non cumularsi. Dov'è finito il principio della progressività dell'imposizione?

Le assurdità del nostro sistema fiscale non finiscono qui. Se si possiede un castello oppure un immobile di pregio, sui canoni di locazione percepiti non si paga un euro di imposte: infatti esiste una legge dello Stato in base alla quale, per il solo fatto che il bene sia soggetto a "vincolo" storico, artistico ecc, è tutto esentasse.
Nel 2009, quando esisteva solo il regime dei minimi, la perdita di gettito per lo Stato è stata di quasi un miliardo di euro. Per il 2011 la coabitazione dei due regimi (minimi + cedolare secca), potrebbe determinare un minor introito per la fiscalità generale di circa 2 miliardi di euro.
Tasse non pagate dai più ricchi … ed è tutto legale.
crisi debito tabella 1

crisi debito tabella 2
crisi debito tabella 3

http://affaritaliani.libero.it/economia/tasse_ricchi10112011.html