venerdì 3 febbraio 2012

Gli ammortizzatori? Di sociale c'è solo l'ingiustizia

Venerdì, 3 febbraio 2012 - 11:48:00

Di Giovanni Esposito

La normativa sugli ammortizzatori sociali in Italia prevede una miriade di strumenti.
La cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO) interviene per difficoltà temporanee e a carattere transitorio dell'industria (escluso l'artigianato), del settore edile e dell'agricoltura (per eventi metereologici). Durata massima due anni.

La cassa integrazioni guadagni straordinaria (CIGS) è concessa nei casi di crisi, ristrutturazione, riorganizzazione, conversione produttiva, privatizzazioni, fallimento, ecc., alle imprese industriali con più di 15 dipendenti e del commercio con più di 50, ed alle aziende dell'editoria. Durata massima tre anni.
Cassa integrazione guadagni in deroga. Interviene dopo la CIGO e CIGS. Durata massima sei mesi.
Con contratto di solidarietà si fa riferimento ad una situazione di crisi aziendale temporanea, per la quale gli orari di lavoro dei dipendenti vengono ridotti e contestualmente si versa loro un contributo, come misura di sostegno del reddito. Il contratto di solidarietà può avere una durata di 24 mesi, prorogato per un massimo di 24 mesi (36 mesi nelle aree del Mezzogiorno).

Spesso in seguito a un periodo di Cassa integrazione straordinaria, le imprese che ne hanno beneficiato non riescono a reinserire tutti i lavoratori sospesi; il personale eccedente viene licenziato e l'impresa avvia la procedura di mobilità. I lavoratori inseriti nelle liste di mobilità acquisiscono il diritto ad una indennità, nel caso in cui abbiano una anzianità aziendale di almeno 12 mesi e abbiano un contratto continuativo a tempo indeterminato. La durata del trattamento è di 12 mesi prolungabili a 24 o 36 nel caso di lavoratori che abbiamo raggiunti rispettivamente 40 o 50 anni di età. Per questi lavoratori, nel Mezzogiorno e nelle aree svantaggiate la durata massima viene elevata a 24, 36 e 48 mesi.

Sono lavori socialmente utili tutte le attività che hanno per oggetto la realizzazione di opere e la fornitura di servizi di utilità collettiva, mediante l'utilizzo di lavoratori in mobilità o in cassa integrazione guadagni straordinaria o in disoccupazione speciale, oppure mediante il coinvolgimento in progetti di lavori socialmente utili di soggetti in cerca di prima occupazione o disoccupati. Durata massima 12 mesi, prorogabili al massimo per altri due periodi di 6 mesi. L'indennità di disoccupazione viene erogata in favore di lavoratori che abbiano concluso un rapporto di lavoro di tipo subordinato. L'indennità di disoccupazione dura 12 mesi per chi ha più di 50 anni e 8 per chi è più giovane. Copre il 60% della retribuzione nei primi sei mesi, il 50% fino al nono mese e il 40% fino al dodicesimo mese. C'è un tetto massimo a 900 euro lordi.

Poi vi sono una miriade di ammortizzatori non ufficiali come il servizio sostitutivo civile. Questo sistema di protezione nel 2011, fra CIGO (euro 1,13 miliardi), CIGS (euro 2,33 miliardi), mobilità (euro 2,38 miliardi), disoccupazione (euro 10,55 miliardi) ecc., è costato almeno 20 miliardi per 4 milioni di beneficiari, senza considerare gli LSU (i disoccupati di mestiere) per i quali non esistono statiche complete.

Tanti strumenti, miglior sistema di protezione sociale? Non proprio.
In primo luogo istituti di copertura, garantiti per lungo tempo senza se e senza ma, creano gravi inefficienze e distorsioni: difatti la maggioranza dei lavoratori iscritti nelle liste di mobilità rifiutano di essere inseriti nelle aziende e di partecipare ai corsi di formazione.

Inoltre questa giungla ha un grave criticità: la durata e l'intensità del sostegno dipendono, quasi esclusivamente, dalle condizioni oggettive del datore di lavoro. In altri termini, la copertura va dagli 8 mesi (se il datore di lavoro "salumiere" chiude la serranda per sempre) fino ad un numero indefinito di anni (almeno 7 per dipendenti Alitalia e Bertone di Grugliasco, tanto per citare qualche esempio)  ed anche di più. Ma non vi è ratio, né giuridica (l'art. 3 della nostra Costituzione recita "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione …. ") né logica, che giustifichi questa sperequazione di trattamento.

Perché un operaio della ex Fiat di Termini Imerese dovrebbe godere di un sistema di protezione sociale di gran lunga superiore a quello di una qualsiasi bottega? Eppure hanno entrambi un mutuo da pagare e dei figli da mantenere. La riforma degli ammortizzatori sociali? Abrogarli tutti, CIGO compreso, ed istituzionalizzare un strumento universale (sussidio di disoccupazione), finanziato dalle imprese, lavoratori e fiscalità generale, il cui importo e durata dipendano solo ed esclusivamente dalle caratteristiche (durata del rapporto di lavoro, importo busta paga, età, familiari a carico) del beneficiario. Ovviamente revoca immediata in caso di rifiuto di nuovo inserimento e/o formazione.
http://affaritaliani.libero.it/economia/cig_ammortizzatori_sociali03022012.html

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